Il 23 dicembre 2018 è morto Paolo Rassatti. Era appena venuto a Bioforme per fare gli auguri di Natale a Jurek.

La notizia ci è arrivata solo pochi giorni fa e ha scosso profondamente tutti gli amici che aveva nell’Associazione, di cui egli stesso faceva parte da oltre 10 anni.
Paolo era una persona gentile, tanto fragile quanto caparbia e coraggiosa. Aveva una grande capacità di dialogo e la rara capacità di entrare subito in sintonia con le persone.
La sua sensibilità per l’arte e la sua appassionata ricerca in campo visivo (era, tra le altre cose, anche un abile videomaker e artista se medesimo), lo hanno portato a lavorare con tanti artisti che vedevano in lui, non solo un prezioso collaboratore e un instancabile organizzatore, ma anche un amico speciale.
Nonostante le sue sofferenze fisiche, il suo entusiasmo era incontenibile. Spesso quando percepiva scetticismo verso le sue idee, si infervorava da solo quasi a voler spazzar via con la sua sola passione ogni dubbio e ogni ostacolo. I suoi lunghi dialoghi con l’amico di sempre Jurek finivano spesso con reciproci inviti ad andare a quel paese, ma poi, regolarmente, si volevano ogni volta più bene di prima.
Era un omino piccolo, dalla camminata incerta, ma nessuno ci faceva caso. Quello che si notava di più erano due spendidi baffoni brizzolati sotto i quali mal si celava un magnifico sorriso, che davvero non mancava mai, perfino quando, raramente, capitava che si lamentasse per i suoi numerosi acciacchi.
Paolo si definiva una specie non protetta. Si, aveva ragione, le persone generose come lui sono in via di estinzione e Bioforme ha goduto del privilegio di incontrarne una speciale.
Paolo ha curato diversi cataloghi per l’amico Jurek e per Bioforme; la sua ultima collaborazione risale al recente evento “Artists against pain” al quale aveva aderito con il consueto entusiasmo. Il suo aiuto e la sua costante spinta ideale è stata molto importante per l’Associazione, che nel tempo ha dovuto attraversare tanti momenti di difficoltà. Paolo era un sognatore, ma aveva i piedi per terra, e per i suoi sogni si dava da fare.
Abbiamo pensato a un piccolo gesto per ringraziarlo e ricordarlo: quello di intitolare a lui la sala espositiva di Bioforme che da ora in poi si chiamerà Sala Paolo Rassatti. Anche se dobbiamo ammettere che, difficilmente chi lo ha conosciuto, potrà mai dimenticarlo.
Con Rispetto, Gratitudine e Amore, ciao Paolo.
Jurek e tutti gli amici di Bioforme