Distinguere tra legni duri e legni morbidi/teneri

Perché devi imparare a riconoscere la qualità del legno? 

Perché è così importante per l’apprendista falegname?

In questo post ti svelerò alcune informazioni chiave.

Indice dei contenuti

Generalmente i corsi di falegnameria di Bioforme non contengono molta teoria, ma ciò non significa certo trascurare alcune conoscenze fondamentali.

Vediamole un attimo.

Una conditio sine qua non,  è che il falegname sia in grado d’identificare i legni più comuni e capire come reagiscono, in modo da riuscire utilizzare sia il legno vecchio che quello nuovo senza eccessivi proble­mi.

Ogni specie di albero produce una diversa strut­tura fine di cellule che ne costituiscono il legno. Ciò risulta in disegni di superficie, colori e lucentezza diversi, oltre a qualità del legno stesso, peso e du­rezza che, una volta acquisito il minimo di esperien­za, è molto facile riconoscere e distinguere.

Classificazione dei legnami

I legni vengono in genere suddivisi in legni morbidi/teneri e legni duri. Questa divisione non si riferisce alla durezza in senso letterale. Il legno di balsa, ad esempio, è un legno duro.

Legni morbidi/teneri

Il termine legno morbido o legno tenero non si riferisce alla leggerezza di peso o colore, né tanto meno implica debolezza. Si riferisce a legni apparte­nenti alla famiglia delle conifere, caratterizzati dal­la porosità e dalla ritenzione di umidità. Il pino è il legno morbido più conosciuto. Generalmente i legni morbidi/teneri sono forti e vengono usati nelle parti non viste di mobili di qualità, come ad esempio i casset­toni.

Legni duri – classificazione del legno in base alla durezza

I legni duri derivano dalla famiglia delle latifoglie e comprendono quercia, tek. betulla, mogano e noce. Vengono usati dagli ebanisti per la loro durezza e bellezza, da cui la loro sopravvivenza e valore nei mobili più antichi. Un altro esempio di legno duro e pregiato è il ciliegio che si essicca e si lavora facilmente.

Come scoprire quale sia il legno più duro in assoluto?

legno più duroLa durezza del legno viene misurata attraverso il test di Janka. E’ un test che misura la resistenza del legno all’ammaccatura.  Il test misura la  forza che una sfera di acciaio del diametro di 11,28 millimetri necessita affinchè possa penetrare per almeno metà del suo volume all’interno del legno sotto esame.

I risultati sono espressi in varie unità di misura: in Svezia la misura è data in chilogrammi-forza (kgf) negli Stati Uniti in libbre forza (lbf), in Australia in Newton (N) o kN (kN), in Italia in decanewton (daN). Talvolta i risultati sono espressi in unità Janka.

Attenzione quindi a leggere correttamente le tabelle comparative! 

In generale  ti basti sapere che maggiore è l’indice Janka, maggiore è la durezza della specie legnosa.

La maggior parte delle specie tropicali ha una buona durezza superficiale. Il legname di conifera, caratterizzato invece da una densità più bassa è sconsigliato nei casi in cui si richieda una elevata resistenza al calpestio.

Tieni presente però una cosa importante.

La durezza del legno può,  in varia misura, essere modificata da trattamenti impregnanti.

Il legno più duro al mondo è l’Azobe (nome botanico: Lophira alata)

L’Azobe è un legno di fatto immarcescibile, di lunghissima durata, resistente a urti, con  elasticità e potenza meccanica eccezionali,  in grado di resistere anche agli attacchi xilofagi più persistenti di termiti e tarli. Si tratta di una latifoglia di alto fusto che nasce nelle regioni equatoriali e prevalentemente in Costa D’Avorio – Camerun – Guinea – Gabon e Nigeria e  – udite, udite –  ha un indice Janka (Ibf) pari a 14330!!!

Legni caratteristiche: perché i legni sono duri o morbidi?

La durezza del legno dipende sostanzialmente dal rapporto che esiste tra gli  elementi cosiddetti conduttori e quelli meccanici. Questo rapporto deriva dalle caratteristiche dell’anatomia della specie e dalle caratteristiche dell’ambiente (le piante con il legno più duro, ad esempio, sono tipiche delle zone con maggiore siccità).

In generale si può dire che se prevalgono gli elementi conduttori, con diametri abbastanza ampi, come pareti cellulari sottili e poco lignificate, allora il legno è tenero.

Diversamente, se prevalgono gli elementi meccanici, come fibre legnose e altre cellule di sostegno e i vasi sono sottili, si hanno legni più duri.

Qui sotto un agile lista di legni duri e teneri, tra i più conosciuti, per cogliere le principali differenze in relazione a proprietà e possibili utilizzi.

 

NOME PROPRIETA ‘ USI/IMPIEGHI TIPOLOGIA
Pioppo legno poco resistente ma facilmente lavorabile Mobili, casse da imballaggio, pasta per carta, compensati, fiammiferi tenero
Betulla leggero pieghevole Costruzioni, compensati, paste per carta tenero
Larice legno pregiato, dotato di elasticità e di lunga durata Costruzioni navali, infissi, pavimenti, scale tenero
Abete può essere per varietà, bianco, rosso e si lavora facilmente Costruzioni, infissi, mobili per l’estrazione della cellulosa tenero
Pino Legno resinoso, molto tenero di lunga durata e molto resistente Costruzioni navali, pali, ponti, scatole, matite tenero
Faggio ha fibre molto unite compatte e si presta bene all’incurvamento dopo essere stato sottoposto all’azione del vapore Utensili domestici, imbarcazioni, mobili, sedie tipo Vienna, pavimenti duro
Noce legno resistente, si lavora con facilità, ha belle venature Legno pregiato per mobili, intarsi, impiallacciatura duro
Frassino Robusto e flessibile Attrezzi da ginnastica, stecche da biliardo, mobili duro
Quercia legno molto duro, resistente ed elastico. Ne esistono di diverse qualità: rovere, leccio, quercia da sughero Barche, travi, traversine ferroviarie, doghe per botti duro
Mogano Molto pregiato e pesante Mobili pregiati, intarsi, impiallacciatura duro
Palissandro legno duro, omogeneo, compatto Mobili, lavori artistici, impiallacciatura duro
Ebano Grana fine, di difficile lavorazione Intarsi, strumenti musicali duro

 

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