Le ragioni di una scelta

lavorare-il-legnoPerché ti piace lavorare il legno ?

Questa è una domanda che  gli allievi dei corsi di artigianato artistico Bioforme si sentono spesso rivolgere da amici e conoscenti. Il più delle volte si è soliti rispondere  qualcosa su come sia piacevole  lavorare con le mani , o annusare  l’odore del legno , o godere  dell’atmosfera del laboratorio .

Ma si tratta davvero di risposte complete?

In realtà secondo lo psicologo Mihaly Csikszentmihalyi dell’Università di Chicago, come spiega nel suo libro  Flow : La psicologia della esperienza ottimale  esistono reali ragioni, clinicamente verificabili per cui  piace la lavorazione del legno.

I 6 elementi di piacere

Vediamo ora  se questi 6 elementi di piacere possono descrivere anche la vostra personale esperienza di lavorazione del legno .

1 ) La lavorazione del legno piace , perché è un compito impegnativo. Non è abbastanza semplice da diventare noiosa e non è  troppo complicata da creare ansia .

2) La fusione di azione e consapevolezza. Si è per lo più da soli quando si lavora il legno, ma al tempo stesso non siamo consapevoli di questa solitudine perchè in realtà siamo semplicemente una parte del processo di  lavorazione del legno  mentre  il legno quasi per incanto si trasforma nelle nostre mani.

3 ) Obiettivi chiari. Quando si lavora si sa esattamente cosa si vuole costruire , e come si vorrebbe che apparisse il risultato finale . Quante altre cose nella vita hanno la stessa chiarezza e precisione d’intenti?

4) Un riscontro immediato. Si guarda a quello che si sta facendo e si sa che è giusto ( o sbagliato ) immediatamente. Ad esempio un incastro o funziona o non funziona, non ci sono terze possibilità.

5) Un elevato grado di concentrazione. Lo si è perfettamente quando si lavora il legno. In questo modo la maggior parte delle cose che generalmente ci  distraggono finiscono con il passare inosservate.

6) Un alterato senso del tempo. Quando si lavora il legno difficilmente si conserva la reale consapevolezza  di quanto tempo sia passato fino a quando qualcuno non ci interrompe con la classica domanda: “Ma hai visto che ore sono?”. In altre parole si entra in uno stato di meditazione.

In generale, ci sono anche altri elementi che rendono un’esperienza godibile, ma non c’è neanche bisogno di provarli tutti per poter affermare che lavorare il legno sia piacevole e soddisfacente. Questo tipo di considerazioni naturalmente si possono applicare anche ad altre attività umane,  ma sicuramente pensiamo si possano  applicare alla maggior parte dei falegnami.

Forse la prossima volta che qualcuno chiederà ai nostri allievi dei corsi di falegnameria perché è così bello lavorare il legno sentiremo pronunciare anche risposte come queste: ” Ci sono diversi motivi per i quali  mi piace lavorare il legno. In primo luogo, si tratta di un compito impegnativo … ” .

E voi cosa ne pensate? Perché vi piace così tanto lavorare il legno?


Lettura consigliata

L’uomo artigiano

di Richard SennettL'uomo artigiano

Nei momenti difficili un’intuizione forte può dare senso e concretezza a bisogni diffusi. Tale è l’uomo artigiano che persegue per sé e per la propria personale soddisfazione la ricerca dell’opera quasi perfetta, del buon lavoro fatto con arte, intelligenza, sapienza manuale e conoscenza.

Torna oggi con forza questo desiderio, a ben vedere quasi innato nella nostra natura, contro la mediocrità e il “basta che sia fatto”. Il libro di Sennett è un valzer tra presente e passato, tra antiche botteghe dove si formavano i Raffaello o venivano levigati e assemblati in aurea misura gli Stradivari che ancora ci incantano, e moderni laboratori per scoprire  come funziona la sinergia mente-mano-desiderio-ragione, che ha fatto grande il mondo occidentale e forse può oggi restituirgli saggezza.