L’Ulivo

Pure colline chiudevano d’intorno
marina e case; ulivi le vestivano
qua e là disseminati come greggi,
o tenui come il fumo di un casale
che veleggi
la faccia candente del cielo.
(Eugenio Montale)

Tu, placido, pallido ulivo,
non dare a noi nulla; ma resta!
ma cresci. sicuro e tardivo,
nel tempo che tace!
ma nutri il lumino soletto
che, dopo, ci brilli sul letto
dell’ultima pace!
(Giovanni Pascoli)

L’ulivo è uno degli alberi che ha una crescita lentissima, alimenta il mondo e ha tantissime proprietà curative e nutrienti.

Certi ulivi riescono a superare anche i 1000 anni di vita, non hanno bisogno di terra buona, né di cura particolare se non allevati.  

Se non li tratti con amore gli alberi non fruttano anche per cento anni, ma poi, se li curi, riaffiorano. Hanno bisogno dell’aria di mare e di sole…. Sono durissimi come la terra sulla quale crescono… Sono dolci come le parole dette in italiano.

Se li ami ti amano.

Sono nervosi come gli italiani del Sud e possono darti moltissimo. Per lavorarli hanno bisogno di rispetto e dignità.

Le loro foglie suonano nel vento. Se vai in un uliveto ti parlano. Là si insediano tanti misteri.

Stanno vicino alle masserie. Quando muoiono li puoi usare, ma non li tagliare mai perché sono esseri divini.

L’ulivo non è un materiale, ma è lo spirito delle persone che lo hanno curato per secoli.

E’ un monumento.

Quando cade deve stagionare anche 30 anni. Poi lo tagli a pezzi e dici una preghiera per l’ulivo perché l’ulivo è un uomo, pieno di amore se lo rispetti, altrimenti muore …anche da morto.

(Jurek Sztekiel)

 

 

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opera di Jurek Sztekiel